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PHALLACIES


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Parlarci della necessità di questo progetto e da dove è nata l'idea d'incentrare un'antologia dedicata al membro maschile? 

Domiziano Cristopharo: PHALLACIES - the movie non è solo un film: è un collettivo di artisti ribelli che mettono non solo l'anima in quello che fanno... ma anche il corpo, da sempre e questa volta ancora di più (ed è SIGNIFICATIVO che i registi RECITANO anche nei loro segmenti).

11 cortometraggi che spaziano dall'estremo al gore, dall'animazione alla commedia bizzarra e al dramma inquietante: il tema?

Il pene. Nessuna censura, nessun moralismo.

Perché questo tema? Il collegamento che il pubblico europeo, bigotto e benpensante, fa tra nudità ed erotismo ha le sue basi in un processo millenario iniziato in Occidente con la nascita della Chiesa cattolica, un'istituzione per la quale la sessualità doveva essere vissuta solo secondo determinate norme di comportamento e trattata solo nel contesto del matrimonio a scopo procreativo e questo concetto bisogna deradicarlo totalmente.


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La censura e il perbenismo dominano la percezione e l'interpretazione del nudo nella società. Ogni piccolo progresso sembra essere seguito da numerosi passi indietro, riportandoci a una mentalità repressa che si maschera da progressista. Cosa ne pensi?

Domiziano Cristopharo: L'arte e il cinema sono sempre stati non solo forme di intrattenimento, ma anche uno specchio sociale per messaggi e rivoluzioni; oggi la censura è stata abolita per lasciare spazio a un preoccupante senso di moralismo, che sta forgiando le menti verso l'autocastrazione per sopravvivere: Amazon e Barnes&Noble hanno iniziato a vietare la vendita di libri di nudo artistico, la censura delle piattaforme video ha colpito dopo Youtube anche Vimeo e (cosa più folle e spaventosa) ci sono fabbriche che si rifiutano di stampare riviste o Blu-ray con contenuti espliciti... 

Non solo è a rischio la libertà di espressione in generale, ma si sta decretando la fine di tutti gli artisti indipendenti e delle piccole etichette che non vogliono seguire le politiche mainstream.

Con i divieti imposti da Facebook e Twitter anche solo parlare di Horror fa scendere i post nel feed, rendendoli invisibili.



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Che cosa rappresenta per te il termine Dickslpoitation? E che cosa possiamo aspettarci dal tuo cortometraggio?


Cory DeAn Cowley

Onestà...Pura e semplicemente onestà genuina e senza compromessi. È l'incontro tra culture diverse, unito da un argomento spesso considerato tabù. È un'occasione per celebrare la sessualità maschile, liberandola da trasgressioni, pregiudizi e odio. Qui si tratta semplicemente di connettersi attraverso l'arte. Questo è ciò che il cinema dovrebbe rappresentare.

Ci si può aspettare un tocco di narrazione giapponese e un paesaggio onirico e liminale, dove l'ossessione prende vita e diventa realtà.


Brock Bones

Un vaffanculo liberatorio contro uno degli ultimi tabù, affermando con certezza di essere totalmente ingiustificato. A differenza della maggior parte dei perbenisti, per cui, solitamente c’è una ragione, per quanto divertente possa sembrare, lol.

Un'omaggio sperimentale ai classici lavori di Jean Rollin e Jess Franco, arricchito da un tocco surreale e un pizzico di comicità.



Jon Devlin

"Dicksploitation" è un genere cinematografico audace e provocatorio che utilizza l'anatomia maschile come mezzo espressivo, invitando lo spettatore a mettere in discussione i propri pregiudizi e le norme sociali convenzionali, non temendo di suscitare controversie. Anzi, abbraccia tali provocazioni come un'opportunità per oltrepassare i confini della narrazione tradizionale e ridefinire la libertà artistica.

Il mio cortometraggio sarà un'horror muto incentrato su un'invasione domestica, con una buone dose di black humour. Esplorerà temi come la fragilità della mascolinità, il rifiuto, il desiderio di dominio e le loro conseguenze.


Jake Valentine

"Dicksploitation" mette al centro l'anatomia maschile, trasformandola nell'elemento principale. Questo siamo noi. Questa è arte. Le persone sono arte. Ed è, soprattutto, la forma più autentica di onestà che si possa portare sul grande schermo. Senza censure, senza esitazioni, senza limiti alla nostra creatività e al nostro talento. Arte pura, senza filtri.

"Dicksploitation" rappresenta la libertà artistica. È un modo per dare un significato diverso, non sessualizzato, al corpo umano. È emancipazione.

Per quanto riguarda il mio segmento, non aspettatevi nulla di sconvolgente. L'orrore non risiede negli altri, ma dentro di noi, nelle scelte che facciamo per il nostro futuro. È una riflessione su ciò che dovrebbe o non dovrebbe preoccuparci. Preparatevi a drammi, tristezza e disperazione.



Pete Lankston

Dicksploitation, per quanto mi riguarda, è un'esplorazione di ciò che è culturalmente considerato un tabù, in un contesto dove la provocazione viene utilizzata per sensibilizzare lo spettatore su questo tema. Partendo dal "simbolismo" del pene, trasformandolo in una sorta di costume da super/anti eroe. Visivamente audace, divertente, grafico, controvero e ribelle.

MadHead è un'incubo della durata di circa 9 minuti, che coinvolgerà un'uomo, una donna, un fallo maschile e del liquido seminale. Il resto spetterà a voi.


Poison Rouge

Dicksploitation e' oggettivamente un movimento artistico ora grazie a PHALLACIES... il tema del pene e' in fondo solo un pretesto, la punta dell'iceberg, ma i taboo nell'arte e nella societa' sono davvero troppi. Spero che la gente si renda conto presto di che trappola i social e la politica stan diventando

Nel mio cortometraggio tratto il tema della non accettazione di se, e della pressione sociale da cui questo sentimento deriva. E' un corto visionario, ma al contempo drammaticamente triste. Son felice di aver potuto esprimere un pensiero, senza dovermi curare di moralismo e eventuali censure



Adam Ford

Ho lavorato nel porno prima di fare l'horror, non son mai stato schiacciato dai limiti che mi han cercato di imporre, ne dalla paura del giudizio sulle mie scelte artistiche o stile di vita. Il mio primo film da regista lo devo proprio a Domiziano, e si puo' dire che TORMENT e' entrato prepotentemente nella nicchia underground extreme, generando molte controversie non per la violenza, ma per l'uso del nudo maschile.

Questa e' allora l'importanza di un film come Phallacies, perche' se anche nell'ambiente horror e underground scoviamo moralismi e conservatori, abbiamo davvero molto lavoro da fare.

Il mio segmento e' un esperimento surrealista, onirico, grottesco e quasi non-sense... lo definirei un vero esperimento del cazzo!


Domiziano Cristopharo

Nel mio segmento vedremo una triste e strana storia di sopraffazione, dove le regole della natura sono sconvolte e rielaborate. Ho lavorato su simbolismi e musica, realizzando un corto che e' quasi un videoclip... son galvanizzato dalla sensazione di liberta' creativa che un progetto simile mi ha permesso di toccare.



David Stojan

Per me, un film d'exploitation incentrato sul membro maschile rappresenta un'opportunità per sfidare le norme sociali e affrontare temi complessi. Un'opera del genere potrebbe fungere da mezzo per rompere i tabù legati alla sessualità maschile, offrendo uno sguardo critico su questioni di identità, potere e rappresentazione. Spingendosi oltre i limiti convenzionali e abbracciando l'aspetto provocatorio del cinema d'exploitation, potrebbe stimolare dibattiti significativi su come percepiamo e affrontiamo la mascolinità e l'espressione sessuale nella cultura contemporanea.

Cosa aspettarsi dal mio cortometraggio? Vi mostrerò la mia connessione autentica e profonda con la mia intimità, rivelandovi chi sono quando le porte della visibilità si chiudono. Scoprirete come vivo e interagisco con il mio "giocattolo" 24/7, in maniera onestà e senza filtri.


Jack Mulvanerty

Oggetto fallico: simbolo che scinde la mente degli uomini sacri. Rappresenta la sottile distinzione tra il disgusto e la diffidenza verso l’umanità e la terra. Indegnità sui piani spirituali... Forze demoniache che imprimono i loro disegni nel cosmo... La partita divina... Il fiore reciso di Eva, sospeso nel caos... Il Santo inserirà le chiavi nella serratura del cielo... I cancelli emaneranno le onde di Mosè.

L'odio... Come parole profetiche, scivolano verso l'alto, dribblando tra la moralità, la repulsione e il peccato... Vita e morte... Uomo.

La luce proietta un riflesso di un leader, di una virtù, mentre l'oscurità si riversa in un'abisso di sadismo, caos, disgrazia e corruzione...

L'impulso mistico dell'uomo... Il timore che una porta nascosta si apra... Cauterizzando grembi lacerati... Incidere il disgusto su un sole unico, marchiato dalle idee di pace dei moralisti... Torturare le virtù con le sue stesse stigmate...

Incertezza... Pace, che sfugge.



Slade Wilson

Fa molto ridere pensare che un elemento così normale quale il pene maschile e la nudità, che sin dai tempi antichi nell’arte son sempre stati rappresentati con naturalezza, oggi rappresentino nel cinema un problema e un tabù da cui bisogna sfuggire o reprimere. 

Il termine Dickspoitation vuole sfidare questi tabù e normalizzare determinate tematiche andando contro inutili censure di qualsiasi tipo. L’arte deve essere libera e questo film vuole essere un urlo rivoluzionario.

Il mio corto per il film ha un concept molto semplice quanto grottesco, spero che possa far scattare qualche risata amara e allo stesso tempo riuscire a disgustare.



Qui di seguito vi lascio i link dove trovare e supportare il progetto "Phallacies" online:




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