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Flesh of the Void



E se la morte fosse la violenza carnale alla vita? Non ci avete mai pensato? Beh, in realtà neppure io, fino a che non mi sono imbattuta in questo film sperimentale del 2017 diretto da James Quinn e prodotto dalla Sodom and Chimera Studio, che ormai ha chiuso i battenti???


E perché dico questo? Dirvelo sarebbe come spoilerare il film. Non vi resta quindi che recuperarlo se non lo avete già visto.



Un'orrore di immagini tra il surrealismo e l'horror estremo più marcio. Non di facile visione e assai disturbante e ripugnante e come descritto dai produttori "Flesh of the Void è un film horror sperimentale terribilmente inquietante che visualizza come ci si potrebbe sentire se la morte fosse davvero la cosa più orribile che si possa sperimentare. Girato interamente in Super 8 e 16 mm, vuole essere un viaggio attraverso le paure più profonde degli esseri umani, esplorando il tema in modo grottesco, violento ed estremo."




Non servirebbe aggiungere altro, se non fosse che sono qui per darvi il mio parere. 


L'incubo dell'oscurità è il punto di arrivo della vita terrena. E come se la nostra esistenza in questo mondo non fosse già abbastanza terrificante, ecco un film che insinua che l'aldilà sia anche peggio. E allora che speranza abbiamo? Che senso ha tutto questo? Viviamo soffrendo per imparare a sopravvivere ad un'eternità costellata da atrocità e sofferenze in una deprimente discesa nelle tenebre del perverso?



Non aspettatevi una narrativa sensata o un filo conduttore, perché non c'è, così come nella migliore tradizione della Video Arte, dove le immagini parlano per se e tendono a voler rendere incomodo lo spettatore, mentre si chiede che diavolo sta guardando con aria nauseata ma incuriosita allo stesso tempo.


"Flesh of the Void" è l'evoluzione della paura più inconscia che prende vita, portandoci ad una sensazione d'angoscia che pochi altri film sono riusciti a rendere così vivida, almeno per quel che mi riguarda. Le immagini iniziali distorte e sfocate prenderanno sempre più nitidezza con il crescendo dell'immortalità e della viziosità, alla quale restare indifferenti denota insensibilità e incapacità di provare emozioni.


Un film che vi mette alla prova e che vi entrerà nelle viscere per, forse, non andarsene mai più.



Da guardare rigorosamente a tarda notte, avvolti nel buio più oscuro, per dare vita alle vostre paure e ai mostri che aleggiano nella mente.

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