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Resurrected



Film del 2023, diretto da Egor Baranov, ci porta in un futuro distopico ambientato nell'anno corrente, il Vaticano ha trovato il modo di far resuscitare i morti, ma secondo la legge del mondo digitale non tutti sono adeguati a questa pratica. Per essere tra i prescelti bisogna avere una fedina penale immacolata nel mondo digitale.


Il film ci pone il quesito "Che cosa accadrebbe se avessimo la possibilità di una seconda occasione dopo la morte? E quali sarebbero le conseguenze?



Ma tutto a un prezzo e questo film sa metterci a confronto a domande etiche e religiosa e chi siamo noi come persone. Esistiamo in quanto esseri umani che respirano e camminano nel mondo reale o siamo diventati ad "esistere" solo nel mondo digitale ? E la nostra reputazione si basa su chi mostriamo di essere sui social media o su cosa cerchiamo e guardiamo in internet?


Il film fa un ottimo lavoro mettendoci di fronte ad un mondo che sta cambiando dove la tecnologia è sempre più imponente e sta togliendo quasi il nostro diritto ad essere umani. Possiamo sbagliare nella vita di tutti i giorni, ma se sbagli sul web saremo marchiati e giudicati da un’occhio vigile e ben nascosto che ci osserva, mettendo in discussione dove iniziamo e dove finiamo come persone. Quali sono i nostri diritti? Ma sopratutto, abbiamo ancora dei diritti?



I 15 minuti di fama predetti da Andy Warhol sono arrivati per tutti e più passa il tempo e più ci accorgiamo che questa gloria tanto ricercata sta cambiando l’umanità ,ed ecco che la Chiesa entra prepotentemente in un mondo che non dovrebbe essere di loro interesse in quanto anime spirituali che credono nel giudizio divino del Signore. Ma qui sono loro a giocare ad essere Dio, dando la possibilità ai soli credenti di avere una seconda possibilità secondo il loro arbitrio.


Tutto questo ci porta in un vortice di paranoia, cospirazione che entrerà nelle nostre menti, mettendo in atto una prolifica di domande dove realtà e finzione si sovrappongono lasciando un dibattito aperto tra chi crede in una seconda vita e chi no, e quanto la tecnologia stia rovinando o meno la nostra vita.



Pensiamo di essere liberi nell'intimità di casa nostra ma mai cosa sembra essere più sbagliata, l'occhio vigile del Grande Fratello, così come scritto da George Orwell in 1984, ci sorveglia e ci giudica dove nessuno dovrebbe.



Siamo davvero al sicuro? Siamo certi che la tecnologia giochi a nostro favore o è un pretesto oscuro ed inquietante per controllate chi siamo quando nessuno ci vede?

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